Un libro che racconta il precariato
Sta per uscire, con le dovute tempistiche di Audible, un audiolibro (con relativa versione cartacea) che parla di precariato e del sogno di una vita non sospesa.
In sintesi.
Un giovane genovese - emigrato in Piemonte pur di trovare fortuna - viene assunto a tempo indeterminato ma, alla fine del periodo trimestrale di prova, viene inaspettatamente messo da parte, esautorato dalla prospettiva di avere un'occupazione, dal diritto di tentare un futuro.
E qui che il potere sbandiera clausole rescissorie.
Il pretesto addotto dal superiore è che in realtà cercavano altro: non un tecnico addetto all'assistenza informatica ma un IT manager. Ma - recrimina il giovane - perché non dirlo all'inizio? Perché fomentare illusioni? Incidentare un percorso?
Dinanzi alle irridenti parole del capo, che si prende il gusto di congedare l'aspirante impiegato suggellando l'addio con malmostoso sarcasmo e avvertendolo con sadico compiacimento che la sua email è in fase di disabilitazione, il giovane sbocca, dando sonoro sfogo alle sue rimostranze, sin troppo rattenute.
I colleghi riparano in un silenzio acquiescente, pilatesco.
Da questa levata di scudi del piccolo dinanzi al mastodonte-industria, incarnata dal burocrate capo, prende le mosse il racconto, che è un'ascesa lenta, una conquista insperata, fatta di cadute e di legami che resistono, di un'umanità costruttiva di contro a una disumanità cinica, utilitarista, che onora il guadagno e il suo disvalore annichilente.
Per me leggerlo, dargli voce, è stato un bel viaggio. Nel mio account instagram (voxappealba), troverete un reel con un estratto; autorizzato dall'autore, ça va sans dire.
Ecco il video qui
Comments